04 settembre 2010

Libero Mare, Libera Spiaggia!


Vai in vacanza all'estero e, magicamente, riscopri il godimento della spiaggia libera, del mare libero. In Italia, al massimo, trovi cinque metri a destra e a sinistra degli scarichi fognari. Altrimenti, dopo aver pagato profumatamente l'ingresso in uno stabilimento balneare, superi la sterminata barriera di ombrelloni e, finalmente, ti stendi sulla sabbia. A volte proprio direttamente sulla sabbia, perché il regolamento degli stabilimenti non consente di stendere i teli da spiaggia. I concessionari si lamentano (perché il nostro è il paese del lamento), chiedono sussidi. Invece in Bretagna non si lamentano. E, guarda un po', neanche in Spagna si lamentano, come nella foto di Hospitalet che si vede qui. In questo caso c'è una struttura minima, ma negli altri cinque chilometri di spiaggia ci sono solo i chioschetti. Io non sono mica tanto d'accordo sul fatto che lo stato abbia dato in concessione, o forse venduto, le spiagge. Dilapidando così il mio patrimonio e la mia possibilità di fruire di un bene comune, ha dimostrato solo di non essere capace di risolvere i problemi. Così come con le ferrovie, la sanità, Alitalia, ecc. Mi chiedo se non ci si debba ribellare. Ora, non si tratta di istigazione a delinquere, ci sono gli strumenti democratici per farlo, però è un po' ora di mostrare le palle, di mettersi in gioco. Io sono un po' stufo di "manezzi" come si dice a Genova

Nessun commento: