04 novembre 2010

iPhone 5... una considerazione



Ho letto oggi su Repubblica (www.repubblica.it) una indiscrezione sul nuovo iPhone 5 nella quale, oltre a favoleggiare sulle sue dimensioni, sul fatto che vi sia all'interno un sensore di prossimità e tante altre cose mirabolanti, vi è una particolarità che, a mio avviso, "mirabola" più di altre. Al suo interno vi dovrebbe essere una SIM virtuale, ovvero un hardware che può essere configurato per funzionare con qualunque gestore telefonico. In sé è una sciocchezza: il codice elettronico che è attualmente racchiuso nelle SIM viene trasferito all'interno di un dispositivo compreso nel telefono. Ma è un passo verso quella virtualizzazione definitiva della quale parlava Nicholas Negroponte quando scrisse Essere Digitali, in un'era nella quale digitali lo si era veramente poco. Un'era nella quale il medesimo dispositivo si può magicamente trasformare in quasi tutto senza avere un software caricato se non quello per scaricare gli "emulatori" dalla rete. Certo, un cellulare non potrà diventare un frigorifero. Magari un tostapane si, già ti tosta il cervello..... In ogni caso già oggi questi diabolici computer portatili con i quali, tra le altre cose e con una certa fatica si riesce pure a telefonare, sono in grado di fare mille cose. Ma domani mi aspetto che saranno involucri vuoti che prenderanno forma nelle nostre mani, di volta in volta, senza dover memorizzare nulla dentro di essi. Un sogno si sta realizzando.




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