16 marzo 2011

Viva l'Italia

Il 17 Marzo faremo festa per il 150° dell'Unità d'Italia. Sarà una festa malinconica perché il paese versa in gravi difficoltà, economiche e politiche. Cogliamo l'occasione per fare alcune brevissime riflessioni relativamente a ciò che secondo noi dovrebbe essere e non è.

1) L'istruzione dovrebbe essere pubblica, gratuita e garantita a tutti. Perché l'istruzione rende liberi, e l'Italia è un paese libero. Noi non siamo contrari alle istituzioni private, che nell'ambito delle libertà esistono anche quelle ma delle due l'una: se sono sovvenzionate dallo stato, l'accesso alle loro strutture deve essere gratuito così come nelle scuole pubbliche, altrimenti non possono ricevere sovvenzioni statali.

2) la sanità dovrebbe essere pubblica, gratuita e accessibile a tutti. Perché nessuno deve avere la carta di credito o l'assicurazione per avere il diritto di vivere. Certo, si devono fare risparmi, non si devono sprecare i quattrini dei contribuenti. Ma tutti devono accedere gratuitamente alle strutture sanitarie. Il denaro risparmiato con l'oculatezza in acquisti e investimenti deve essere reinvestito in strutture e nella retribuzione del personale.

3) il sistema pensionistico dovrebbe essere pubblico. Nessuno impedisce che vengano stipulate anche assicurazioni private, ma questa non deve e non può essere la regola. Le assicurazioni oggi ci sono e domani non ci sono più: chi garantisce il cittadino? Se è lo stato che comunque poi deve garantire, allora tanto vale che il sistema lo gestisca lo stato medesimo.

4) Il sistema di base dei trasporti deve essere pubblico: una compagnia aerea, una ferroviaria, una di navigazione, i trasporti pubblici nelle città. Anche in questo caso: bando agli sprechi. Ma i trasporti sono comunque utili alla nazione e possono esserne orgoglio. Perché devono essere gestiti da privati quando si tratta di un servizio di base?

5) L'energia e le telecomunicazioni non possono essere oggetto di speculazione privata e di sciacallaggio. Lo stato deve indicare i tetti di costo e avere il controllo delle fonti.

6) La classe politica dirigente deve essere degna ed esente da macchie o sospetti. E' stata selezionata per governare la cosa pubblica e non per guardare al suo piccolo privato.

Viva l'Italia, viva la libertà

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